Nel 421 a.c venne stipulata la pace di Nicia, un personaggio
noto alla tradizione antica come
“superstizioso”, “religioso”. Nicia, di cui possediamo una vita
plutarchea, può essere inserito nella tradizione cimoniana, come espressione di
continuità con la figura di Cimone e di dissenso con quelle di Pericle e dei
demagoghi. Con la pace di Nicia, percepita dai contemporanei come l’atto
conclusivo della guerra, si aprì in
verità la seconda fase del conflitto.
Il 411 fu l’anno del primo colpo di stato oligarchico ad
Atene. La flotta ateniese era allora impegnata nelle acque di Samo. La flotta
ateniese si fondava sul contributo dei Teti, il centro del consenso della democrazia
ateniese. Una flotta troppo a lungo lontana da Atene significava una città
sguarnita della propria base democratica. Di questa situazione approfittarono i
filooligarchici per sovvertire in senso
oligarchico il regime democratico: vene istituita l’assemblea dei ‘400, che
assunse il potere ed andò a sostituire l’assemblea dei ‘500 di memoria
clistenica.. Il fatto che si attribuisca a Solone la creazione di un’assemblea
dei ‘400 (poi sostituita da quella dei 500) dev’essere considerata propaganda oligarchica
di V secolo: ci fu uno straordinario recupero della memoria soloniana ed una
rifunzionalizzazione della sua figura che divenne l’emblema della patrios
politeia. Il provvedimento chiave della svolta oligarchica fu la destituzione
del mistos: abbattere la democratia significava abbatere la remunerazione delle
cariche pubbliche e tornare a quell’idea secondo cui la politica poteva essere
praticata solo dai ceti abbienti. Due importanti rappresentanti di questo colpo
di stato furono Crizia e Teramene. Crizia, poeta, filo spartano, amante dei
simposi, fu allievo di Socrate nonché cugino della madre di Platone, che
ricordò con imbarazzo questa scomoda parentela; Teramene, più moderato del
compagno, nel 404 a.C. entrò in contrasto con Crizia perché avverso al suo
governo repressivo e sanguinario e fu da questi costretto a bere la cicuta. Il
colpo di stato del 411 a.C durò pochissimo: fu sufficiente il ritorno della
flotta ad Atene affinché il nuovo equilibrio oligarchico venisse meno: prima
che la democrazia venisse restaurata, si sperimentò una forma di oligarchia
moderata con il celebre governo dei 5000, il governo di una cittadinanza
ristretta a 5000 opliti. Anche quest’esperienza fu brevissima; Tucidide scrisse
che mai prima di allora Atene era stata governata meglio.
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