"Come un altro, o Antifonte, si compiace di un bel cavallo, o di un cane, o di un uccello,
così e ancor di più, io traggo piacere dai buoni amici,
e se so qualcosa di buono.. lo insegno loro".


mercoledì 28 settembre 2016

Appunti: La religione micenea.

I documenti rinvenuti relativamente alla civiltà micenea sono di carattere esclusivamente contabile e amministrativo. Essi costituiscono, nonostante ciò, fonti utili per la comprensione della dimensione religiosa di questa civiltà. Sulle tavolette in lineare B i teonimi (nomi delle divinità) sono frequenti nella misura in cui gli Dei risultano destinatari di offerte i cui dettagli vengono annotati sull’argilla (es. ‘’10 litri d’olio a Poseidone’’). I teonimi sono, quindi, sempre al dativo. I più frequenti sono i nomi di Zeus e di Poseidone, quest’ultimo particolarmente presente nelle tavolette di Pilo. Nelle iscrizioni, frequenti sono anche teonimi relativi a divinità che non trovano un corrispettivo omerico, come ad esempio ‘’Ma-na-sa’’. Inoltre, fondamentale caratteristica della teonimia micenea è l’esistenza delle cosiddette ‘’coppie consustanziali’’: ogni divinità ha il proprio corrispondente maschile o femminile. Zeus è contemporaneamente Dive e Divìa, Poseidone è contemporaneamente Poseidon e Posidaeia. La conclusione è che il mondo miceneo ha un pantheon di divinità differente da quello omerico. Ancora una volta è perfettamente dimostrato che il mondo miceneo non si identifica con quello omerico.  In più, sebbene la teonimia micenea preveda il nome di Poseidone, non è detto che egli assolvesse alla funzione di Dio del mare esattamente come per Omero. Esiste una continuità di nomi, ma non è detto che esista una continuità di funzioni. 

Nessun commento:

Posta un commento