"Come un altro, o Antifonte, si compiace di un bel cavallo, o di un cane, o di un uccello,
così e ancor di più, io traggo piacere dai buoni amici,
e se so qualcosa di buono.. lo insegno loro".


sabato 24 settembre 2016

Storia greca, Appunti lezioni: 02\03\2016 : LEZIONE 1.

La trattazione si svolge contemporaneamente su due livelli paralleli:

1)  LIVELLO STORICO:
Ricostruzione critica della storia greca alla luce della documentazione in nostro possesso e delle relative fonti. La  ricostruzione che realizziamo in merito ad  un certo problema è sempre una ricostruzione ipotetica che deve necessariamente  tenere conto dell’ideologia di fondo che caratterizza questa o quella fonte, ossia del particolare punto di vista da cui essa trae origine.

2) LIVELLO STORIOGRAFICO:
In che maniera la storia greca è stata interpretata nell’arco temporale che va dal medioevo ad oggi? Quali sono stati gli usi e gli abusi che ne sono stati fatti? Certo è che, per quanto concerne la cultura occidentale, la memoria greca, al pari di quella ebraica, è nettamente più debole di quanto non sia, ad esempio, quella romana (si vedano gli usi e gli abusi che di essa sono stati fatti nel corso del ventennio fascista). La cultura greca ha memoria debole, paradossalmente, anche nella stessa Grecia odierna, dove è opinione assai diffusa che i ‘’veri Greci’’ siano i Bizantini. A cosa è dovuta la debolezza della memoria della storia greca antica nella cultura occidentale?

Il corso intende fornire lineamenti di storia greca dall’inizio del secondo millennio a.C (2000 a.C. circa) fino al 217 a.C.

Il secondo millennio a.C. corrisponde al periodo di sviluppo della civiltà palaziale: una società di tipo verticistico a base monarchica – e fondata sul palazzo – che nasce e si sviluppa a Creta diffondendosi successivamente in tutta l’area continentale. Il 217 a.C è l’anno della pace di Naupatto (, l’ultima pace siglata tra greci prima dell’inizio delle ingerenze romane.

Archeologicamente parlando, il secondo millennio a.C. è caratterizzato da 3 culture:

                   
Perché, pur essendo simili, la lineare B è stata decifrata e la lineare A non è stata decifrata? È una questione di LINGUA non di SCRITTURA. Per un italiano, ad esempio, la parola ‘’LATO’’ è comprensibile, mentre la parola ‘’TLAO’’ non lo è: i segni sono i medesimi, ma le loro combinazioni sono differenti. Le combinazioni dei segni sulle tavolette in lineare B erano derivazioni di un greco antico che conosciamo, al contrario di quanto accade per le combinazioni dei segni sulle tavolette in lineare A, derivanti da una lingua che non conosciamo. Nel lineare A solo i ‘’Toponimi’’ (nomi di luoghi) sono comprensibili.
La scrittura nella civiltà micenea (elladica) non è mai funzionale all’espressione artistica di alcun tipo: la scrittura nasce e si sviluppa soprattutto per esigenze burocratiche: tutti i documenti in lineare B sono di carattere amministrativo, non esiste letteratura micenea. E’ presumibile invece ritenere che la scrittura in lineare A e quella cosiddetta geroglifica (cultura minoica cretese)  non siano state utilizzate unicamente a fini amministrativi e burocratici poiché rinvenute su vasi votivi.

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