"Come un altro, o Antifonte, si compiace di un bel cavallo, o di un cane, o di un uccello,
così e ancor di più, io traggo piacere dai buoni amici,
e se so qualcosa di buono.. lo insegno loro".


mercoledì 21 settembre 2016

La Grecia dal Paleolitico al Neolitico.

Secondo le testimonianze archeologiche in nostro possesso, la Grecia risulterebbe abitata fin da tempi antichissimi: si parlerebbe addirittura di centomila anni or sono, come testimoniato dall’unico sito per il quale possediamo una cronologia continua dal Paleolitico superiore al Neolitico finale, per un arco temporale compreso tra il 20.000 a.C. e il 3.000 a.C. circa, ossia la Grotta Franchti, sulla costa sudest dell’Argolide, nel Peloponneso.

PALEOLITICO.
In Tessaglia e nella Penisola Calcidica sono stati rinvenuti reperti attribuiti al Paleolitico inferiore. Nella Grecia centrale e nelle Cicladi sono state invece rinvenute tracce di un’occupazione umana risalente al Paleolitico medio e superiore. La presenza in questo periodo di ossidiana di Melo (una delle Cicladi) in Argolide testimonia di scambi tra la Grecia continentale e le Cicladi fin da tempi antichissimi. Non esistono, in tutto in Paleolitico, centri abitativi stabili; l’economia è fondata sulla caccia e sulla raccolta.

MESOLITICO.
Nel Mesolitico, tra l’8.300 e il 6.000 a.C. circa, cominciano a comparire centri abitativi stabili e l’economia non è più fondata unicamente sulla caccia e sulla raccolta ma anche sulla coltivazione.

NEOLITICO.
Con il Neolitico, tra il 6.000 e il 3.000 a.C. circa, la nostra documentazione si fa decisamente più consistente, grazie all’abbondante ritrovamento di manufatti in ceramica e resti di centri abitativi, specie in Tessaglia, Macedonia e Tracia. I siti di Sesklo e Dimini, in Tessaglia, entrambi fortificati e dotati nella zona centrale di un ampio edificio a base rettangolare, testimoniano che l’economia delle popolazioni neolitiche era basata sulla coltivazione e la raccolta di grano ed orzo e sull’allevamento di capre e montoni. è stato appurato che in questo periodo si praticasse la tessitura, la lavorazione di oggetti in legno e  la cottura e preparazione del cibo. I traffici di ossidiana dalle Cicladi verso l’area continentale continuano, sebbene questo vetro vulcanico giungesse in Grecia non più in forma semilavorata ma in grossi blocchi di materiale grezzo. 

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