Gli archeologi
hanno documentato una serie di importanti cambiamenti nella cultura materiale
elladica e cicladica intorno alla fine del III millennio a.C. : in area
continentale numerosi siti sono distrutti ed abbandonati; compare un nuovo tipo
di ceramica lavorata al tornio (un’innovazione tecnologica di per sé notevole),
la Minia, così chiamata perché rinvenuta ad Orcomeno, in Beozia, città dove,
secondo la tradizione, aveva anticamente regnato il re Minyas, (il cui popolo è
a volte identificato con gli Argonauti del mito di Giasone); si ritorna a
seppellire i morti all’interno delle abitazioni e compare un nuovo tipo di
edificio, la casa absidata (edificio con pianta poligonale a terminazione
semicircolare coperta generalmente da una calotta a quarto di sfera). Distruzioni, abbandoni ed insorgere di nuove
tecniche hanno incentivato il combinatorismo di alcuni studiosi che, fondendo
arbitrariamente fonti archeologiche e mitiche , hanno interpretato questi
cambiamenti nella cultura materiale come conseguenze dell’arrivo di nuove
popolazioni provenienti dalla Russia: i cosiddetti Kurgani. Ogni operazione
combinatoria che intenda far fede alla tradizione mitologica che,escludendo la
teoria del nucleo di Jean Bérard, non racchiude in sé elementi di verità, ma ha
valore puramente legittimante di questa o quella condizione, è del tutto
scorretto. La comparsa di nuove tipologie ceramiche e di nuove tecniche
testimonierebbe non già un invasione da parte di popoli stranieri, ma una
proficua comunicazione e rete di scambi con la vicina Anatolia, in cui già era
attestato l’utilizzo del tornio e la produzione di ceramica del tipo di quella
rinvenuta in Beozia. Rimangono
sconosciute le cause dei mutamenti in campo architettonico, urbano e funerario,
sebbene non si escluda la possibilità dell’arrivo GRADUALE sul continente di
genti non greche portatrici di nuove tecniche e di una lingua protogreca.
La fine
dell’Antica età del Bronzo getta la Grecia Continentale in un periodo di
stagnazione che si interromperà soltanto attorno al 1800-1700 a.C circa, con lo
sviluppo nel Peloponneso della civiltà micenea. Per quanto concerne le Cicladi
e Creta, con la Media età del Bronzo esse si avviano verso un rapido sviluppo.
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