I Greci cominciarono a raccontare la propria storia antica e
contemporanea fin dal V secolo a.C. Nonostante l’esistenza di modelli
storiografici molto diversi, alcuni degli autori più abili, collegandosi
all’opera di un proprio predecessore o facendo riferimento ad esso, andarono di
fatto a costituire una narrazione storica cronologicamente continua. Si è
parlato, in riferimento a tale fenomeno di “ciclo storico”; tre furono gli
autori del ciclo: Erodoto (V secolo a.C.), Tucidide (V secolo a.C.) e Senofonte
(V-IV secolo a.C.). Di questi tre autori, che hanno coperto un arco temporale
complessivo di quasi 130 anni, la tradizione manoscritta ci ha consegnato
l’opera completa.
Erodoto, abile novellatore, fu autore de “Le Storie”. “Le
Storie”, in 9 libri, sono in parte dedicate al racconto dei viaggi compiuti dall’autore
nei territori dell’impero persiano; in parte al racconto dei fatti relativi
alle cosiddette guerre persiane. In questo senso la prima parte dell’opera risulta
essere prodromica alla seconda. L’arco temporale coperto dalle Storie è quello
compreso tra il 490, anno della spedizione di Dario in Grecia, e il 478 a.C,
anno della battaglia di Capo Micale, atto conclusivo delle guerre persiane.
Tucidide fu autore de “La Guerra del Peloponneso”, in otto libri.
A differenza di Erodoto, che fu un abile novellatore, Tucidide fu un uomo di
profonda razionalità e predilesse sempre uno stile essenziale e rigoroso. Il resoconto
dei fatti narrati ne “La guerra del Peloponneso”parte dal 431 a.C. e si interrompe
col 411 a.C.
Senofonte, autore delle Elleniche (in sette libri), fu un
continuatore di Tucidide: se la narrazione Tucididea si interrompe col 411,
quella senofontea inizia proprio con quell’anno. Luciano Canfora, in verità, ha già da tempo dimostrato che il
primo libro delle Elleniche appartiene ancora a Tucidide. Le Elleniche di
Senofonte si interrompono con la battaglia di Mantinea del 362 a.C.
Erodoto, Senofonte e Tucidide coprono complessivamente un
arco di tempo compreso tra il 490 a.C. e il 362 a.C.
Gli storici del ciclo costituirono per secoli un vero e
proprio canone; studiare la storia greca significava leggere le loro opere.
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