Dal punto di
vista geografico, la Grecia può essere suddivisa in tre aree: una
settentrionale, una centrale e una meridionale. Ad est, nell’area
settentrionale del continente greco, troviamo la Tessaglia, unavasta regione
pianeggiante compresa tra le alte cime del Pindo e dell’Olimpo, solcata dai due
fiumi Peneo ed Enipeo e suddivisa in quattro regioni: Istiotide, Pelasgiotide,
Ftiotide, Tessaliotide. Ad ovest della Tessaglia troviamo poi L’Epiro, una
regione assai meno fertile della vicina Tessaglia, caratterizzata da una
stretta fascia costiera che affaccia sul Mar Ionio e su parte del Mar Adriatico
Meridionale, e da una zona interna per lo più montuosa. L’Epiro è inoltre
celebre per il Tempio di Zeus a Dodona e per l’Oracolo dei morti sulle sponde
dell’Acheronte, in Tesprozia. A Nord della Tessaglia vi è l’ampia regione della
Macedonia, non considerata parte del continente greco almeno fino al VI secolo
a.C, sebbene le dinastie regnanti si siano sempre dichiarate di origini greche
in virtù di una presunta discendenza dall’eroe mitologico greco Eracle. A
sudest della Macedonia troviamo la penisola Calcidica, che affaccia sull’Egeo
settentrionale e che prende il nome, molto probabilmente, da Calcide, una delle
più importanti città dell’Eubea, un’isola della Grecia centrale. Ad est della
penisola Calcidica vi è infine la Tracia, mai considerata come parte del
continente greco e i cui popoli sono sempre stati visti come barbari, sebbene
numerosissimi siano stati i tentativi di colonizzazione, da parte di genti
greche, di questa regione assai ricca di metalli preziosi (specie oro e
argento).
La Grecia
centrale è delimitata a Nord dalla retta che congiunge il Golfo di Pagase ad
Est e quello di Ambracia ad Ovest e a Sud dal Golfo di Corinto. Da Ovest verso
Est la Grecia centrale comprende Acarnania, Etolia, Focide e Beozia; a sud
della Beozia si trova l’Attica e a Nord tra Focide e Beozia i Locresi Opunzi,
mentre a sud tra Acarnania e Focide si trovano i Locresi Ozoli, secondo la
tradizione coloni degli Opunzi. A sud dell’Attica vi è poi la Megaride, una
stretta fascia di territorio che congiunge la Grecia Centrale con il
Peloponneso. Ad Est della Beozia si estende la vasta pianura dell’Isola di
Eubea, fondamentale punto di approdo per le rotte orientali, che si protende
verso l’arcipelago delle Cicladi e le coste dell’Asia Minore. Ad est dell’Eubea
vi è l’arcipelago delle Cicladi, al centro delle quali vi è Delo, secondo la
tradizione isola sacra al dio Apollo. Ancora più ad Est un altro arcipelago,
quello delle Sporadi (Lesbo, Chio e Samo) e più a Sud le due isole di Rodi, Coo
e Cipro.
La Grecia
meridionale è delimitata a Nord dal Golfo di Corinto. La parte continentale
della Grecia meridionale prende il nome di Peloponneso, da Pelope, figlio del
mitico Tantalo, primo re della Lidia, che secondo la tradizione giunse in
questa terra dandovi il proprio nome. Inizialmente il Peloponneso si sarebbe
chiamato Apia, da Apis, figlio del leggendario Foraneo, secondo la tradizione
il primo uomo. Successivamente ad Apia, il Peloponneso si sarebbe chiamato
Pelasgia, da Pelasgo, anch’egli figura mitologica primordiale. Gli antichi
paragonavano il Peloponneso, a causa della sua conformazione geografica, ad una
foglia di platano o di vite: effettivamente esso è caratterizzato, a sud, dalla
presenza di quattro lingue di terra solcate da profonde insenature. La prima di
queste lingue di Terra, a partire da est, è l’Argolide, che forma con l’Attica
a nord il Golfo Saronnico e quello Ermioneo e che forma, con la seconda lingua
di terra da est, parte della Laconia, il Golfo Argolico. La seconda e la terza
lingua di terra da est costituiscono la parte meridionale della laconia, mentre
la quarta ed ultima è parte della Messenia. A nord della Messenia si trova
l’Elide e più a nord est l’Acaia, che affaccia direttamente sul Golfo di
Corinto. Nella parte centrale del Peloponneso vi è infine l’Arcadia, che in
virtù della sua posizione geografica, ha sempre mantenuto scarsi rapporti con
l’esterno. Ad est dell’Elide si trovano le isole Ionie, tra le quali spiccano
Zante Itaca e in particolare Corcira, più a Nord, in prossimità dell’Epiro.
Così come l’Eubea ha costituito un punto d’approdo fondamentale per le rotte
marittime verso l’Oriente, allo stesso modo le isole ioniche costituiscono un
punto d’approdo fondamentale per le rotte marittime verso l’Occidente, specie
verso l’Italia, che i naviganti solevano raggiungere costeggiando l’Elide e
procedendo verso nord fino a quel punto in cui il tratto di Mare che separa
Grecia e Italia è più stretto, ossia in corrispondenza delle coste
calabro-pugliesi.
A sud del
Peloponneso vi è la vasta isola di Creta, punto d’approdo sia per le rotte in
direzione Nord-Sud, dalla Grecia verso l’Egitto e la Libia, sia per quelle in
direzione Est-ovest.
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